CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Leonardo Ricci (1918-2018) promuovono la mostra Leonardo Ricci architetto. I linguaggi della rappresentazione che si terrà dal 1 dicembre 2018 al 7 aprile 2019, presso lo CSAC di Parma.
Leonardo Ricci, architetto, pittore, scenografo, urbanista, docente, è stato un esponente della ‘scuola fiorentina’ guidata da Giovanni Michelucci. Il suo fare progettuale è legato ad una concezione ‘esistenziale’ dell’architettura, conferendo allo spazio – dinamico, continuo, asimmetrico – il primato assoluto. Lo spazio viene difatti modellato dagli ‘atti di vita’ di chi lo abita e solo in ultimo si concretizza in forma: da qui il rifiuto dell’architetto di forme prestabilite e dettate da un particolare ‘stile’.
Lo CSAC conserva l’archivio di Leonardo Ricci, costituito da 923 materiali progettuali – 173 schizzi, 609 lucidi, 27 radex, 4 radex con interventi, 98 copie, 12 copie con interventi – e la mostra vuole essere un’occasione per indagare i differenti linguaggi di rappresentazione utilizzati dall’architetto e le invarianti progettuali, attraversando le principali fasi della sua ricerca in un arco temporale compreso tra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Settanta del Novecento, passando dalle influenze organicistiche di matrice wrightiana negli anni Cinquanta a quelle di natura espressionista degli anni Sessanta. Attraverso una selezione di 9 progetti realizzati e non realizzati si intende mettere in evidenza le principali caratteristiche legate al metodo progettuale, all’attenzione per alcuni temi di ricerca quali ad esempio l’aggregazione volumetrica, lo spazio centrifugo e fluido, la continuità spaziale, le traslazioni e connessioni.
Il percorso espositivo si sviluppa nella Sala delle Colonne della abbazia di Valserena in cui si potranno scoprire 5 progetti disposti all’interno dei classificatori e segnalati a parete da tavole individuate come rappresentative del metodo progettuale oppure della specificità del singolo progetto: il Centro Ecumenico Agape, Prali Pinerolo (1946-47), il Villaggio Monte degli Ulivi, Riesi (1962-68), il Concorso per la Fortezza da Basso, Firenze (1967), Il Progetto per Palazzo per uffici, Milano (1960-70) e il Progetto per Casa Di Sopra (1972).
I casi sono stati scelti all’interno delle categorie attorno alle quali si svilupperà la mostra fiorentina nel 2019, con un focus sui linguaggi della rappresentazione (Case, Edifici pubblici, Comunità, Sistemi costruttivi, Urbanistica e Macrostrutture).
Nella sala di consultazione, il luogo deputato alla ricerca in archivio, saranno disposti 4 progetti che invece esemplificheranno le indagini di Ricci sulle tipologie architettoniche, progetti che nel giorno di inaugurazione potranno essere consultati nella loro interezza all’interno delle cartelle: Villaggio di Monterinaldi (1949-1963), Progetto per il concorso nazionale per la sede della Camera di Commercio di Carrara (1956), Allestimento per la mostra sull’Espressionismo, Firenze Palazzo Strozzi (1964), Habitation Study (1960-70 ca.).
Biografia
Leonardo Ricci, nato a Roma nel 1918, si laurea in Architettura a Firenze nel 1942 con Giovanni Michelucci, di cui sarà allievo, assistente e collaboratore. Dopo una prima esperienza nel gruppo degli architetti fiorentini, tra cui l’amico e collega Leonardo Savioli, e un breve soggiorno parigino come pittore (1948-1950), inizia la propria attività autonoma accettando l’incarico per il Centro ecumenico valdese di Agape nel 1947. Negli anni a seguire affianca la sua attività di architetto a quella di docente universitario, insegnando nella Facoltà di Architettura di Firenze, di cui è stato preside dal 1971 al 1973, anno in cui si dimette. Dal 1960 al 1972 insegna anche come visiting professor in prestigiose università straniere americane come l’MIT e la University of Florida. Nel 1965 la casa editrice Il Saggiatore pubblica il suo libro l’Anonimo del XX secolo, versione italiana dell’Anonymous (20th Century) edito da G. Braziller, New York, nel 1962. Date le dimissioni come preside, Ricci abbandonerà la ‘scuola fiorentina’, trasferendosi in un “esilio volontario” a Venezia dove morirà nel 1994.
Cos’è lo CSAC
Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma iniziò a raccogliere grazie ad Arturo Carlo Quintavalle il suo primo nucleo di opere nel 1968, in occasione dell’esposizione dedicata a Concetto Pozzati organizzata dall’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Parma. Situato oggi nell’Abbazia cistercense di Valserena, conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi). Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui la Triennale di Milano, il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, il Design Museum di Londra, il Folkwang Museum di Essen e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
Cos’è il Comitato nazionale “Ricci100”
A partire dall’8 giugno 2018, giornata del centenario dalla nascita di Leonardo Ricci, e per la durata di circa un anno, Clementina Ricci – Presidente del Comitato – e le istituzioni partecipanti si fanno promotori dello sviluppo di un piano di iniziative che possano convergere in un programma unitario legato alle celebrazioni del centenario. L’intenzione del Comitato è quella di dare nuova voce a una importante figura che ha arricchito la cultura fiorentina, italiana e americana del Novecento.La vicinanza ai maggiori esponenti dell’esistenzialismo francese, il pensiero, la scrittura, la pittura, l’architettura e l’insegnamento, sono alcuni degli aspetti di una personalità tanto ricca e complessa di cui esistono ancora molti tratti da indagare, in particolare legati al suo periodo americano, alle sue sperimentazioni urbanistiche e al suo rapporto con gli artisti e le gallerie parigine e italiane. Non da ultimo, una rinnovata attenzione va rivolta alla sua ampia e totale visione dell’Uomo, al centro della sua indagine sull’abitare. L’occasione del Centenario si propone di promuovere la figura dell’architetto come ultimo umanista, alla ricerca della definizione di spazi in grado di ampliare gli orizzonti di vita dell’uomo comune.
Dettagli
Mostra Leonardo Ricci architetto. I Linguaggi della rappresentazione
Date 1 dicembre 2018 – 7 aprile 2019
Inaugurazione 1 dicembre 2018, ore 12.00
Sede Sala delle Colonne, CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena | Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Gruppo di Ricerca: Loreno Arboritanza, Ilaria Cattabriga, Anna Ghiraldini, Margherita Monica, Simona Riva
Coordinamento: Andrea Aleardi, Giovanni Leoni, Clementina Ricci
Ingresso Biglietto: 10 euro – Per tutte le riduzioni e informazioni aggiornate: www.csacparma.it/visita
Il Biglietto consente la visita anche alla mostra 1968. Un Anno.
Per tutta la giornata di sabato 1 dicembre 2018 il biglietto sarà ridotto a 5 euro.
Orari Mercoledì, giovedì e venerdì: dalle ore 15 alle ore 19 – Sabato e domenica: dalle ore 10 alle ore 19 – Lunedì chiuso – Martedì chiuso con possibilità di prenotazione per gruppi su appuntamento
Per informazioni +39 0521 607791 | servizimuseali@csacparma.it | www.csacparma.it